‘ Gimme a pigfoot ‘, una famosa canzone cantata da Bessie Smith offre una descrizione intensa e realistica dell’atmosfera di un rent party. Ecco le parole tradotte da Arrigo Polillo (in Jazz, Mondadori, 1997).
Su ad Harlem ogni sabato sera,
quando i negri si riuniscono l’ambiente è fantastico;
tutti si riuniscono per un ballo che dura tutta la notte,
e quello che fanno è ‘tut!, tut!, tut!’.
La vecchia Hannah Brown che sta dall’altra parte della città
si riempie di whisky e si mette a ballare il breakdown;
e all’alba potete sentire la vecchia Hannah che dice:
‘ Dammi una zampa di maiale e una bottiglia di birra,
mandami in estasi amico, che non me ne importa niente;
ho proprio voglia di fare la matta,
dai da bere al pianista perchè mi sta deprimendo.
Ha del ritmo si’, quando batte il piede,
mi manda dritta a dormire;
state bene attenti che non vi trovino i rasoi e le rivoltelle,
dobbiamo ballare tutti quando arriva il carrozzone [della polizia];
voglio una zampa di maiale e una bottiglia di birra;
mandami in estasi che non me ne importa niente; stendimi perchè non me ne importa.
Ballate lo shimmy fino a quando spunta il sole;
dammi una sigaretta di marijuana e un bicchiere di gin:
stendimi, perchè sono in peccato; stendimi perchè sono piena di gin ‘.
Mario Sabatino
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